Raffaele Vittorio Matteucci - un vulcanologo marchigiano sul Vesuvio di Guglielmo Manitta

Quando giunge a Napoli nel 1891, Raffaele Vittorio Matteucci rimane subito rapito dal fascino del Vesuvio e dei suoi fenomeni eruttivi. Da quel momento inizia le sue attente osservazioni, spesso non curandosi dei pericoli, come nel maggio del 1900 quando rischia di morire durante un’esplosione. Meriti che gli valgono la direzione dell’Osservatorio Vesuviano, inaugurando una fase di miglioramento e di promozione dell’Istituto. La grande eruzione dell’aprile 1906 è l’ultimo fenomeno studiato, che seguirà ininterrottamente dal “suo” Osservatorio, distante soltanto due chilometri dal cratere del vulcano, superando le fasi più critiche di quel tragico evento, tanto da essere definito dalla stampa di allora “eroe del dovere”.

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