Le tragedie postume di Vittorio Alfieri di Maria Dolores Suma

Maria Dolores Suma nella sua serrata analisi delle opere postume dell’Alfieri, la Cleopatra, l’Abele e l’Alceste, cui la critica ha spesso dedicato poca attenzione, riscopre i loro motivi ed elementi positivi, collocandole quale punto di partenza dell’evoluzione artistica e poetica del tragediografo, anche se non in tutte è riconoscibile quel timbro eroico e virile della poesia alfieriana, pur apparendo chiara quella tensione verso la libertà contro la tirannia. Ciò che accomuna le tre opere, ma soprattutto l’Abele e l’Alceste, è la lotta dell’uomo contro l’invisibile, collocando il suo autore in una modernità concettuale, come evidenzia nella premessa, per la battaglia dell’uomo di oggi contro il coronavirus, anche questo un male invisibile da contrastare, rendendo il poeta quasi profeta delle umane sventure e foriero di un rinnovato messaggio universale e di un precetto morale e civile.

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