Il granchio è un animale strano per il suo modo di camminare, di insinuarsi, di vivere tra acqua e terra, ma allo stesso tempo le sue chele indicano numerose direzioni e una certa tentacolarità. Ma il granchio è anche oggetto di modi di dire che conducono alla falsità di una convinzione o, ancor più, alla simbologia zodiacale e a quella della vitalità continua, data la capacità rigenerativa del carapace. Cosa lo colleghi alla storia di Simone Mazzei sarà il lettore a scoprirlo, ma è certo che il giallo dello scrittore si sviluppa tra inclusioni tentacolari, dubbi, intuizioni, errate valutazioni, falsi d’autore e numerosi altri colpi di scena. Siamo di fronte ad un delitto la cui risoluzione non è affatto semplice, le cui piste possibili sono molteplici e tutte convincenti. Ma vi è una svolta nelle indagini: l’intromissione di una ragazza speciale. A questo punto della storia, la chiave di lettura e di indagine sembra profilarsi verso una risoluzione. Le ipotesi sinora fatte si sgretolano, alla fi ne di ogni quadro quasi compiuto c’è sempre un imprevisto cambiamento di rotta.